Passeggiata in vigna tra storia e natura

Splendidi paesaggi immersi nella natura all'insegna di vino e geologia.

Scritto da Giacomo Galli il 22 Settembre 2020 @ 15:57 - Visite guidate a Parma

Un’affascinante passeggiata tra i vigneti di una delle migliori cantine di Parma vi aspetta per un’imperdibile esperienza!

La cantina Oinoe si colloca geograficamente nelle colline a cavallo delle province di Parma e Reggio Emilia, occupando un bellissimo poggio panoramico.

Paesaggio
Scorcio paesaggistico del percorso

Panorami mozzafiato e romantici vigneti

Quando il cielo è terso, dalla cantina lo sguardo spazia su tutta la pianura, sino a poter osservare le prealpi lombarde.

Tutt’intorno il vigneto: una proprietà di 23 ettari a terreno vitato si adagia sia nelle immediate vicinanze della cantina che nei colli alle sue spalle.

Lo spartiacque tra le valli Enza e Termina in cui si trova la proprietà è location ideale per fotografie mozzafiato, soprattutto al tramonto, con il sole che scompare all’orizzonte tra il serpeggiare dell’ Enza.

Vigneti e Pianura Padana
Scorcio dei vigneti attorno la cantina

Castelli e rocche di un’affascinante storia medievale

Il luogo è denso di storia e fascino: dai vigneti è infatti possibile ammirare in posizione dominante i castelli matildici della provincia reggiana, ma è anche possibile rasentare con una bellissima e panoramica mulattiera il colle del castello di Guardasone, enclave della potente famiglia dei Baratti, per lungo tempo fieri ghibellini.

Il fortilizio sorge su di una rupe boscosa dominante l’Enza, mentre ne sorveglia guardingo la sponda opposta.

Petrarca vi fu ospite, mentre la torre della Guardiola protegge le spalle del castello ergendosi maestosa su di un altro colle: il monte Lugaro.

Questo rilievo arenaceo sorveglia ambedue le valli dell’Enza e del Termina e ha restituito alla storia numerose testimonianze archeologiche.

Vigneti Oinoe e Castelli Matildici
Scorcio dei vigneti Oinoe con i castelli matildici sullo sfondo

Archeologia, miti e leggende

Etruschi, romani e celti ne abitarono la cima molto tempo prima della costruzione della Guardiola.

Il ritrovamento di un’ antica e misteriosa epigrafe ricorderebbe il nome di un antico e scomparso dio: Orgeno.

Come tutti i famosi luoghi d’arme, anche Guardasone vanta il suo fantasma. Ottobone Terzi si aggirerebbe infatti nel bosco attorno il fortilizio con la sua testa mozzata durante alcune lugubri e uggiose serate…

Chiesa di Guardasone e vigneti
La chiesa di Guardasone vista dall’alto e attorniata dai vigneti

La camminata si svolge lungo un’antichissima strada e arriva sino alla chiesa della località Guardasone, edificio isolato sulla costa denominata Monte dell’Oca a poca distanza dai vigneti di uve Cabernet, Merlot e Bonarda.

L’architettura e i documenti cinquecenteschi ne ricordano l’antica origine, ma anche la secolare presenza in loco della coltivazione a vigneto.

Anche oggi alcuni vigneti, come quello detto “Del Tenore”, possono vantare vecchi tralci decennali, come quelli di Malvasia aromatica di Candia o di Barbera.

Quest’ultima uva, in particolare, si presenta in zona con una varietà unica e singolare, da cui si produce un ottimo e complesso vino rosso.

Vista del corso dell’Enza
Vista del corso dell’Enza

Vino e geologia

Passeggiare nei vigneti è come un viaggio anche nella storia geologica.

Suoli bianchi raccontano della presenza di antichi sedimenti calcarei marini, localmente fossiliferi, mentre terreni rosso-arancio ricordano antiche alluvioni.

In questi ultimi sedimenti è ancor oggi possibile ritrovare pietre levigate dagli antichi corsi d’acqua, frammisti a ciottoli silicei trasportati dal mare dalla lontana costa marchigiana.

I suoli rossastri sono molto antichi e mineralizzati, in grado di influire sulla crescita e qualità dei vitigni.

L’uomo vi ha da sempre trovato dimora: è proprio a poca distanza della cantina che venne ritrovata un’importante stazione preistorica caratterizzata dalla diffusa presenza di strumenti in selce.

La semplice passeggiata, dalla lunghezza complessiva di tre chilometri tra andata e ritorno e caratterizzata da poco dislivello (nemmeno 100 metri), può terminare con una visita alla cantina integrata da una piacevole degustazione vini.

Il percorso si può prestare a varianti, in modo tale da poter arrivare in prossimità della Guardiola oppure di proseguire la costa sino alla creste di vasti e panoramici calanchi argillosi.

I calanchi alle spalle della Guardiola
I calanchi alle spalle della Guardiola

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