Storia e controstoria di Piazza Garibaldi

Sogni, passioni e desideri di una città che ha sempre saputo rinnovarsi

Scritto da Giacomo Galli il 12 Giugno 2019 @ 11:34 - Visite guidate a Parma

Una storia millenaria abbraccia l’eclettico prospetto degli edifici affaccianti su Piazza Garibaldi. Una storia fatta di sogni, passioni e desideri di riscatto di una città che ha sempre saputo rinnovare sé stessa.

Da municipio romano a capitale di un ducato, Parma racconta i secoli trascorsi dal suo vivo cuore politico e lo narra anche attraverso l’intenso e caratteristico color giallo ancora visibile su alcuni monumenti presenti, ma che un tempo poteva caratterizzare l’intero prospetto del grande spazio rettagolare .

Piazza Garibaldi potrebbe quasi definirsi il “biglietto da visita” della città; non perchè vuole mostrare al visitatore i suoi monumenti più belli, né perchè desideri sin da subito mostrare le specificità che hanno reso Parma una piccola capitale UNESCO, ma perché attraverso la materia e gli spazi mostra gli aspetti più genuini di un popolo perspicace, laborioso e combattivo. Un grande spazio pronto all’accoglienza, agli eventi e alle discussioni politiche è ora attorniato da edifici completamente diversi per stili architettonici, forme e colori; differenze che valorizzano una storia lunga ma anche tormentata.

L’antico palazzo del capitano del popolo, ora palazzo del podestà, nella sua ripristinata veste medievale è affiancato dal gigantesco palazzo del comune che, sospeso sulle sue ampie arcate, ricorda nella sua incompiutezza il giorno in cui un’altissima torre distrusse, crollando, le sue prime forme mietendo decine di vittime. Un “magico” tesoro fatto di immagini sacre a medaglie in metalli preziosi venne posto nelle sue nuove fondamenta, per augurarsi un radioso futuro in grado di nascondere alla memoria quel tragico avvenimento.

Il palazzo del Podestà affiancato dal palazzo del Comune
Il palazzo del Podestà affiancato dal palazzo del Comune

La fortuna, però, si sa che è bendata. A nulla valse il ricordo del benaugurale nome dell’ “Ara Amicitiae” voluta dal ministro Du Tillot, poi sostituita dal monumento a Garibaldi, durante la seconda guerra mondiale. Omicidi e bombe hanno lasciato profonde ferite negli uomini e nell’architettura. La ricostruzione di alcuni palazzi annichilisce la magniloquenza della facciata neoclassica della chiesa di S. Pietro, tanto debitrice di alcuni monumenti parigini. La chiesa si erge fieramente proprio laddove nei tempi del passato romano aveva trovato collocazione il più importante tempio della città, il cui ricordo curiosamente sembra voler essere tramandato proprio da uno dei più importanti santi della cristianità.

Particolare della facciata di S. Pietro

La storia della piazza racconta ancora di tragiche e clamorose esecuzioni capitali avvenute ai tempi del ducato, ma anche di statue, monumenti e mosaici riscoperti, antiche fortezze scomparse e famiglie importanti che probabilmente hanno visto il destino del loro cognome intrecciarsi con i monumenti del luogo, come ad esempio i Sanvitale.

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Domenica 16 Giugno alle ore 16,30 e Mercoledì 19 Giugno alle ore 17,30 una passeggiata guidata vi accompagnerà alla ricoperta di Piazza Garibaldi. Per info e prenotazioni inviare mail a levisiteinsolite@gmail.com o contattare lo 329-0027969. Altre info nell’invito qua di sotto:

Invito visita piazza Garibaldi
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